Per tratto esposto intendo un passaggio relativamente stretto con la presenza, da uno o entrambi i lati, di un dirupo... ad esempio nella foto seguente il passaggio esposto della cresta del Corno del Catria, probabilmente il più impegnativo di tutta la zona
Ovviamente simili passaggi vanno affrontati solo se si è esperti, possono risultare pericolosi in presenza di condizioni meteo sfavorevoli o di condizione fisica non adeguata (per esempio, vertigini....)
Per quel che riguarda il consiglio, se volete fare la vetta potreste salire da Chiaserna per il
sentiero 54, è una lunga cavalcata in cresta, ambiente molto aperto e panoramico (ed assolato...), privo di difficoltà tecniche ma con una pendenza importante..... in pratica si sale sempre, ed è abbastanza impegnativa. Sono 1200 metri di dislivello, il fiato viene messo a dura prova...
Il ritorno va fatto per la stessa strada o per il
55 (conducono entrambi a Chiaserna), solo che quest'ultimo sentiero è stato abbastanza rovinato nella parte bassa, a causa dell'abbattimento della vegetazione da parte di una valanga di un paio di inverni fa, e successivo intervento di disboscamento per risistemare il bosco.... diciamo che ha perso parte del suo fascino....
Una cosa invece più semplice ma comunque appagante può essere l'anello del monte Acuto (la cima gemella, più bassa di 33 metri rispetto al Catria), composto dai tre sentieri
63,
64 e
65. In questo caso si sale in macchina fino a quota 1150 (rifugio Casetta Mochi) e si compie un giro completo attorno alla montagna, un bell'ambiente ma con un dislivello decisamente inferiore (non più di 500 metri per tutto il giro). Questo è un giro affrontabile da chiunque, eventualmente lo si può integrare con la salita verso la vetta dell'Acuto (
sentiero 58) che se affrontata dal versante del rifugio Cupa delle Cotaline (altri 300 metri di salita) è duretta ma non esagerata (dall'altra parte, invece, è molto tosta)