Sentiero CAI n. 441
Comprensorio: | Gola del Furlo |
Località partenza: | Pelingo |
Località arrivo: | Monte Pietralata |
Traccia GPS: |
Numero: |
441
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Quota partenza: | 215 metri |
Quota arrivo: | 889 metri |
Quota massima: | 889 metri |
Dislivello: | 680 metri |
Vecchia numerazione: |
151
147
148
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Lunghezza: | 6,2 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo salita: | 2,20-2,30 ore. |
Tempo discesa: | 1,30-1,40 ore. |
Il sentiero 441 inizia (ben segnalato, sono presenti edicola con cartina della Riserva e freccia direzionale) nel piazzale antistante il Santuario del Pelingo, comodo punto di partenza dotato di ampi spazi dove è possibile parcheggiare le vetture.
Il primo tratto è su strada asfaltata, la si percorre per pochi metri fino ad una svolta a destra (qui il fondo diventa sterrato), quindi si segue la nuova via, si oltrepassano delle abitazioni e si raggiunge un nuovo incrocio, dove si svolta a sinistra ancora su asfalto e si giunge infine ad un piazzale, nei pressi di una villetta, in cui la strada termina e si imbocca il sentiero vero e proprio (fare attenzione al segno su albero, è recente ma posto in una posizione un po’ nascosta, non facilissimo da individuare).
Si oltrepassa dapprima un ampio prato, poi si individua la traccia che, inizialmente debole poi via via sempre più evidente, sale affiancando il crinale immersa in una vegetazione prevalentemente a basso fusto. La pendenza è piuttosto marcata e si raggiunge in breve tempo il tornante della strada asfaltata che sale verso la vetta, superato il quale si ricomincia a salire in maniera ancor più marcata seguendo il filo di cresta, con alcuni passaggi su facili roccette.
Il ripido tratto termina giungendo alla Chiesa di Pietralata, unica costruzione superstite di un bel borgo un tempo abitato ed oggi in stato di semi-abbandono (vi è ubicato un chiosco aperto nella stagione estiva). Purtroppo, però, l’area è comunque di proprietà privata ed una recinzione impedisce il passaggio all’interno del paese, costringendo l’escursionista ad una deviazione piuttosto ardita nel sottobosco, mal segnalata e, oltretutto, interessata da una recente frana che ne ha peggiorato le condizioni (fare attenzione in questo punto, si può facilmente rischiare di scivolare per diversi metri)…
Superato il borgo si incontra nuovamente la strada, nel punto in cui da destra si innesta anche il sentiero 441A, che si taglia nei pressi di un tornante per riprendere a salire all’interno di una piacevole e fresca pineta ad alto fusto, che accompagna il tracciato fino all’uscita sui prati sommitali, nei pressi della cima del Monte Bregno, dove si inizia a seguire la strada sterrata che circonda ad anello la vetta del Pietralata.
Qui il panorama è veramente straordinario e percorrendo la strada per alcuni chilometri si possono ammirare scorci a 360°, sulla sinistra ed in successione, passando dapprima dalla vicina dorsale appenninica con le vette del Cucco, del Catria, del Petrano e del Nerone, quindi la vista spazia a nord-ovest con i sassi Simone e Simoncello, il Carpegna e Montecopiolo, le rocche di San Marino e le colline romagnole, proseguendo ancora lo sguardo si posa sulla linea di costa preceduta da un irregolare susseguirsi di colline, con in vicinanza il massiccio delle Cesane, fino a giungere, nelle giornate limpide, a vedere verso sud-est l’inconfondibile sagoma del Monte Conero.
Questo tratto è molto piacevole anche dal punto di vista delle pendenze, si tratta di una comoda passeggiata che permette di godersi lo spettacolo panoramico e di riposarsi dopo la difficile salita affrontata in precedenza.
Il lungo falsopiano ha termine nel punto in cui si incrocia, da sinistra, il sentiero 441B che funge da raccordo con il sottostante tracciato del sentiero 440. Qui si svolta a destra, ai margini del prato, su una traccia ben segnalata che conduce in poco tempo alla vetta del Pietralata, contrassegnata da una piccola croce e circondata dall’ampio prato che si estende a perdita d’occhio verso ovest. Dalla vetta si può proseguire sul sentiero 446, che scende sull’altro lato diretto al cuore della Gola del Furlo.