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Sentiero CAI n. 72 (Sentiero Italia)

Comprensorio: Monte Petrano
Località partenza: Pianello
Località arrivo: Monte Petrano
Traccia GPS:
Numero:
72
Quota partenza: 383 metri
Quota arrivo: 1162 metri
Quota massima: 1162 metri
Dislivello: 1025 metri
Nuova numerazione CAI:
200
Lunghezza: 8,5 km.
Difficoltà: E
Tempo salita: 3,15-3,30 ore.
Tempo discesa: 2,15-2,30 ore.

 

Il sentiero ha inizio dall'abitato di Pianello, nei pressi di un fontanile (secco) dal quale si diparte, nell'altra direzione, il sentiero n. 20 che porta a Pieia. Dal fontanile in questione si scende per alcune decine di metri lungo la strada asfaltata, fino a raggiungere ed imboccare un evidente traverso sulla sinistra, che taglia tutto il versante sud del Monte Frontino, con panoramici passaggi aerei sul sottostante torrente Bosso, e che conduce in breve tempo (circa 15 min) alla strada provinciale, che andrà seguita per un brevissimo tratto, giusto il tempo di attraversare il ponte sul Bosso e sulla sinistra si incontra il bivio per Moria, sempre su strada asfaltata, dove occorrerà svoltare.

Si percorrono quindi alcune centinaia di metri lungo la strada suddetta, fino a raggiungere, in corrispondenza di un tornante, una svolta a sinistra (segno piuttosto evidente sulle roccette) che conduce al sentiero vero e proprio, agevole ed in leggera discesa.
In questo tratto è necessario prestare attenzione alla successiva svolta a destra, segnalata ma non facilissima da individuare, oltrepassata la quale inizia il tratto in salita, con pendenze piuttosto accettabili, che conduce, tagliando il fianco della montagna attraverso il bosco, all'abitato di Moria.

Purtroppo nella parte finale, quando già si è in vista del paese, la traccia si perde nel sottobosco fino a sparire completamente, ed è necessario farsi largo (faticosamente) tra rovi e piante di ortica, in una esperienza certamente non troppo piacevole (un po' di manutenzione di questa parte di sentiero non guasterebbe, peraltro si tratta di una parte del Sentiero Italia...), fino a sbucare tra le case in corrispondenza di una fontana (sosta consigliata per il rifornimento dell'acqua).

Da questo punto si procede attraversando il paese, percorrendo una caratteristica stradina che si inerpica tra le case (notevole pendenza, ma di lunghezza molto breve), che termina nuovamente sulla strada asfaltata, da imboccare svoltando a destra. Anche in questo caso andranno percorsi circa 500 metri su asfalto, fino a trovare, a sinistra, una strada sbrecciata (con segno evidente su di un palo della luce), che permette di raggiungere, in pochi minuti, un nuovo tratto di sentiero, questa volta in discesa, in mezzo a ginestre ed arbusti vari.
Superato un altro bivio insidioso (traccia molto evidente, ma sbagliata, che prosegue diritto, svolta corretta a destra, con segno sbiaditissimo su di un albero subito dopo la svolta) si raggiunge in breve il fondo della piccola valle, in corrispondenza di un ruscello, attraversabile mediante un facile guado.

Il sentiero prosegue quindi, ben segnalato, costeggiando il letto (asciutto) di un altro ruscello, fino ad incrociare la strada asfaltata che sale in vetta, e che va percorsa per un tratto abbastanza lungo (più di 1 km, sono presenti diversi segni ai margini della stessa) fino a raggiungere un tornante dal quale si diparte, sulla destra, una carrareccia che conduce ad una vecchia stalla.

In corrispondenza della stessa è presente una piccola fontana, e la carrareccia si trasforma in un sentiero che inizia a salire, in maniera decisa e con repentine svolte, nel bosco ai piedi delle ripide pareti della Roccaccia, che sovrastano il percorso sul lato destro. Al termine della faticosa risalita gli alberi cedono il passo agli ampi prati sommitali, con la Rocchetta ben visibile sulla sinistra, ancora piuttosto lontana, e la traccia prosegue serpeggiando nell'erba, a volte netta ed a volte più incerta, fino a raggiungere un vecchio bivacco, subito sotto la cima della Roccaccia, segnalato con il nuovo numero 200 (qui confluisce anche il vecchio sentiero 71 che scende a Pontedazzo, ma è oramai piuttosto difficile da individuare). Da questo punto non resta che salire attraversando i verdi prati (segnatura rifatta recentemente) verso l'inconfondibile vetta del Monte Petrano, che si raggiunge dopo circa 20 minuti di cammino. Dal panoramico rilievo si può continuare sull'altro versante, sempre sul Sentiero Italia (numero 70, ora contrassegnato anch'esso con il 200), verso Cagli.