Sentiero CAI n. 68 (Sentiero Italia)
Comprensorio: | Monte Catria |
Località partenza: | Cantiano |
Località arrivo: | Bocca della Valle |
Traccia GPS: |
Numero: |
68
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Quota partenza: | 380 metri |
Quota arrivo: | 1164 metri |
Quota massima: | 1164 metri |
Dislivello: | 810 metri |
Nuova numerazione CAI: |
200
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Lunghezza: | 7,2 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo andata: | 3,30-4,00 ore. |
Tempo ritorno: | 2,45-3,15 ore. |
Il sentiero (che è anche parte del Sentiero Italia, ora contrassegnato dal numero 200) prende il via da Cantiano, nell'ampio piazzale posto di fronte all'ingresso principale del cimitero (da cui partono anche i sentieri 59 e 67). Si segue una strada sbrecciata che sale ripida sulla destra, giungendo in poco tempo ad una vecchia abitazione rurale, attualmente adibita a stalla. Qui iniziano i primi problemi, in quanto la proprietà è recintata e sono presenti cartelli di divieto d'accesso, nonostante gli evidenti segni CAI che indicano che il sentiero passa proprio in questo punto...
Aggirato l'ostacolo, poi, si giunge in un campo nel quale la traccia si perde, rendendo impossibile l'individuazione del percorso originale. Si può ovviare al problema seguendo una debole traccia, non segnalata, che prosegue verso destra su prato, costeggiando la recinzione e giungendo, in poco tempo, ad una seconda abitazione, anch'essa recintata, da oltrepassare raggiungendo lo stradino di accesso, che prosegue guadagnando quota verso sinistra.
La risalita termina nei pressi del rudere di Ca' Belvedere, dove è presente un abbeveratoio utile per eventuale rifornimento idrico. Da questo punto si segue, in leggera discesa, la comoda strada bianca che oltrepassa l'abitazione abbandonata di Ca' il Botano per giungere ad un ulteriore casolare, aggirato il quale il sentiero si inoltra in un campo e quindi in un orto coltivato, con traccia quasi impossibile da seguire e diverse recinzioni da oltrepassare.
Terminato l'intricato tratto si sbuca su uno stradino (inizialmente sbrecciato e successivamente asfaltato) che raggiunge l'abitato di Fossato, fino a sbucare sulla provinciale che conduce a Chiaserna.
Si segue la provinciale per circa 200 metri, prima di svoltare a sinistra sulla strada che conduce all'ingresso del Camping Catria, che si oltrepassa proseguendo dritti lungo la via principale.
Si abbandona quindi la strada asfaltata imboccando, sulla sinistra, una incerta traccia che sale costeggiando la recinzione di una abitazione (fare attenzione in questo punto, la segnatura è molto sbiadita e si rischia di non trovare l’attacco). Il sentierino risulta essere piuttosto ripido ed infossato, con la salita disturbata dalla presenza di un fitto sottobosco che rende problematico l’incedere.
Superata la prima parte la traccia si fa ora più netta e facile da seguire (pur rimanendo la pendenza piuttosto accentuata), e si sale lungo il versante incrociando quattro volte la strada asfaltata che sale da Chiaserna al Monte Catria.
Dopo un ultimo tratto nel sottobosco, si giunge infine a Fonte Luca, dove è d’obbligo una sosta ristoratrice per un secondo approvvigionamento idrico, e si prosegue costeggiando una recinzione posta al limitare di una bella pineta. La salita è ancora piuttosto impegnativa mentre si abbandona la recinzione per curvare a destra immergendosi nel bosco, iniziando ad intravedere sulla sinistra l’affilata cresta sud-ovest del Monte Acuto.
Il percorso termina infine sui panoramici prati della “Bocca della Valle”, ai piedi della cresta, dai quali si gode di un’ottima vista su tutta la zona circostante e da cui è possibile proseguire su uno dei tanti sentieri che giungono in questo punto.
Si possono infatti imboccare il sentiero 57 che scende nella valle del Mandrale, il proseguimento del Sentiero Italia (n.63) che conduce alla Fonte del Faggio, il 65 che aggira il versante ovest della montagna giungendo al Rifugio Le Gorghe ed il 58 che sale in vetta percorrendo la ripidissima cresta.