Sentiero CAI n. 2
Comprensorio: | Monte Nerone |
Località partenza: | Piobbico |
Località arrivo: | Rifugio Corsini |
Traccia GPS: |
Numero: |
2
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Quota partenza: | 340 metri |
Quota arrivo: | 1290 metri |
Quota massima: | 1290 metri |
Dislivello: | 950 metri |
Nuova numerazione CAI: |
202
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Lunghezza: | 4,5 km. |
Difficoltà: | EE |
Tempo salita: | 3,00-3,30 ore. |
Tempo discesa: | 2,15-2,45 ore. |
Il sentiero 2 parte dall’abitato di Piobbico, nei pressi di un fontanile sito all’interno del parco pubblico, dal quale sgorga un’ottima acqua preziosa per un doveroso rifornimento (non si trovano infatti sorgenti lungo la via…).
Sin dalle prime battute si può notare la difficoltà del percorso, con la traccia che si sviluppa incerta tra gli arbusti e la pendenza che si fa subito sentire. In breve si raggiunge una ripida e panoramica cresta, da percorrere senza un attimo di tregua fino a giungere, dopo aver incrociato il sentiero 3 che proviene da sinistra, ai ruderi dell’antica residenza dei Brancaleoni, luogo chiamato “I Muracci”.
Da qui si effettua un lungo traverso nel bosco, in ambiente fresco e ombreggiato che concede un po’ di ristoro dopo l’ardua salita, il quale termina su un prato piuttosto scosceso su cui la pietrosa traccia s’inerpica descrivendo numerose svolte.
Dopo una risalita dal dislivello di circa 300 metri si giunge al Passo della Madonna, un bel passaggio su alcune roccette nelle quali è incastonata una statuina della Vergine risalente al 1902.
Superato il passo si rientra nel bosco, dove si compie un nuovo tratto in falsopiano prima di riprendere decisamente a salire, uscendo di nuovo sui prati. In questo tratto si incontra un trivio, con le deviazioni per i sentieri 28 e 35, ben segnalato mediante palo con frecce direzionali di nuova installazione, ma con le tracce dei due percorsi piuttosto difficili da individuare in quanto sommerse dall’alta erba del prato circostante.
Proseguendo invece lungo la via principale si costeggia l’ultimo tratto di macchia e si sbuca sul grande Prato del Conte, in cui il sentiero segue ora il lungo susseguirsi dei pali della linea elettrica che salgono fino al Rifugio Corsini, dove l’ascesa ha termine. Per chi volesse visitarla (facendo attenzione all'intricato e ripido ambiente che circonda l'apertura) a circa metà salita si può notare, volgendo lo sguardo verso sinistra ed ai margini della valle sottostante, un cartello indicante la Grotta dei Prosciutti, facente parte dell'interessante sistema di grotte del Monte Nerone.
Giunti al rifugio si incrociano il sentiero 1, che sale dalla Gola dell’Infernaccio e che prosegue poi sotto gli impianti di risalita fino alla vetta, ed il sentiero 26, che sale da Pian di Trebbio. Disponendo di tempo è consigliabile salire in vetta, per poter godere del bel panorama a 360 gradi che vi si può ammirare.