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Sentiero CAI n. 69 (Sentiero Italia)

Comprensorio: Monte Catria
Località partenza: Fonte Avellana
Località arrivo: Rifugio Vernosa
Traccia GPS:
Numero:
69
Quota partenza: 680 metri
Quota arrivo: 1490 metri
Quota massima: 1490 metri
Dislivello: 810 metri
Nuova numerazione CAI:
200
Lunghezza: 3,9 km.
Difficoltà: EE
Tempo salita: 2,15-2,45 ore.
Tempo discesa: 1,30-2,00 ore.

 

Il sentiero 69 (a cui recentemente è stato attribuito il numero 200, raggruppandolo ai restanti segmenti del Sentiero Italia) prende il via dal monastero di Fonte Avellana, dove si trova un ampio parcheggio per lasciare le vetture. Proprio dal retro del monastero si inizia a salire mediante alcune scalette che raggiungono una piccola costruzione, superata la quale si giunge in poco tempo ad una stradina sterrata dove si individuano i primi segni (qui piuttosto sporadici) del sentiero. Dopo una breve risalita si giunge al passo La Forchetta dove è situata una piccola edicola e da cui parte il sentiero vero e proprio, che si immerge nel bosco soprastante iniziando subito a salire con pendenze piuttosto importanti, seguendo la particolare cresta all’ombra della fitta vegetazione. Si incontra in breve tempo il bivio con il tratto finale del Sentiero Frassati, ben segnalato, che prosegue in discesa verso Fonte Avellana, mentre il Sentiero Italia continua decisamente a salire con brevi tornantini su fondo pietroso, ed il bosco circostante man mano cambia aspetto passando dagli alti fusti ad una vegetazione via via sempre più rada, fino ad uscire su di un bel prato, piuttosto scosceso, da attraversare compiendo uno spettacolare e lungo traverso.

Qui l’ambiente è molto panoramico e non si può non volgere lo sguardo verso il basso, dove il monastero su cui è posta la partenza appare oramai lontano, 300 metri più sotto, incastonato nella sua magnifica valle, mentre sulla destra svetta la spettacolare parete di Rocca Baiarda che sovrasta il percorso con i suoi contrafforti rocciosi. Superato il traverso (fare attenzione ad alcuni punti un po’ esposti su alcune roccette che in caso di umidità possono diventare scivolose) si entra in un ampia faggeta e si riprende a salire, incontrando dopo poco il bivio (ben segnalato) con il sentiero dei Carbonai che sale anch’esso da Fonte Avellana, da superare guadagnando rapidamente quota fino ad uscire dal bosco in prossimità del versante superiore della Balza del Pluviometro (così chiamata dalla presenza in passato di un pluviometro del quale tuttavia non rimane alcuna traccia), che precipita per 2-300 metri sulla sinistra offrendo un magnifico scorcio sulla valle sottostante e sui rilievi circostanti (bella la vista sul Monte Strega, proprio di fronte).

Sulla sinistra si trova invece uno scosceso pascolo che rappresenta una delle difficoltà maggiori di questo impegnativo sentiero, in quanto andrà risalito seguendo la linea di massima pendenza, guidati inizialmente da una staccionata e poi dal margine di un boschetto, fino a raggiungere la soprastante strada sbrecciata da imboccare verso destra, le cui pendenze molto dolci permettono di riposarsi dopo una fatica che fin qui è stata notevole. Si segue la strada per alcune centinaia di metri fino ad incontrare un bivio, dove si prosegue a sinistra in direzione del Rifugio Vernosa, termine del sentiero, che si raggiunge in pochi minuti. Il rifugio è un punto di snodo di molti sentieri, in particolare il Sentiero Italia prosegue sulla destra, perdendo quota, contrassegnato dal segnavia n. 55, mentre sulla sinistra si trova la via principale d’accesso alla vetta del Monte Catria, il sentiero 56, che permette in una mezz’ora di cammino di raggiungere il punto più alto della Provincia di Pesaro e Urbino.