Sentiero CAI n. 138
Comprensorio: | Monti delle Cesane |
Località partenza: | Ponte Rotto |
Località arrivo: | La Baita |
Traccia GPS: |
Numero: |
138
|
Quota partenza: | 140 metri |
Quota arrivo: | 619 metri |
Quota massima: | 634 metri |
Dislivello: | 500 metri |
Nuova numerazione CAI: |
338
|
Lunghezza: | 5,3 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo salita: | 1,45-2,15 ore. |
Tempo discesa: | 1,00-1,30 ore. |
Il sentiero 138 delle Cesane prende il via dalla provinciale Flaminia, in località Ponte Rotto, poco dopo l’abitato di San Lazzaro, nei pressi di un vecchio passaggio a livello con la ferrovia, ora soppressa, che collegava la vallata del Metauro alla città di Urbino.
Il segnavia che indica l'inizio del tracciato, tra l’altro caduto in terra e ricoperto da vegetazione, non è facile da individuare perché la natura si è riappropriata della prima parte del percorso, quindi l’attacco attuale si trova su una traccia evidente posta pochi metri a destra del passaggio originario, comunque è impossibile sbagliarsi in quanto molto battuta.
Dopo pochi metri di salita si giunge ad un tratto molto ripido, con una serie di rocce che affiorano dal terreno, rendendo questa prima parte leggermente tecnica. Si incontrano in questo primo tratto numerose rampe artificiali create per gli appassionati di Mountain Bike, infatti parallelamente al sentiero (in alcuni casi i due percorsi si intersecano ed hanno tratti comuni), scende il tracciato per i bikers, specialità downhill, caratterizzato da notevoli pendenze e diversi salti attrezzati.
Al termine di questa prima parte, dove si guadagnano rapidamente circa 100 metri di dislivello, si incontra una strada sterrata, di servizio ai mezzi forestali, che si segue per un buon tratto, intervallata da alcuni tagli all’interno del bosco che consentono di evitare gli ampi tornanti e salire più rapidamente.
Giunti attorno ai 400 metri di quota il sentiero incontra, poco prima dell’attraversamento dell’impluvio del fosso di Ponte Rotto, un doppio bivio a distanza ravvicinata, dapprima con l’ampia sterrata che conduce a Ca’ Baldani (denominata sentiero 138A), successivamente con la variante che segue il corso del fosso e si ricongiunge, più a monte, con il percorso principale.
Oltrepassato il piccolo corso d’acqua, si sale in maniera piuttosto dolce fino alla casa colonica denominata Ca’ Bogo, da dove la traccia s’inerpica nuovamente (su fondo sassoso), seguendo il crinale, con la vegetazione che si apre lasciando la possibilità di osservare, volgendosi di spalle, un bel panorama su di un ampio tratto della Valle del Metauro ed in particolare sulla Gola del Furlo, sullo sfondo della quale svettano le imponenti cime del massiccio del Catria.
A metà circa di quest’ultima salita si incontra, sulla destra, il bivio con la variante incontrata in precedenza, che si immette nuovamente, in questo punto, sul sentiero principale, giungendo in poco tempo all’attraversamento di un bel prato, sul cui sfondo si stagliano maestosi gli alti pini tipici della foresta delle Cesane, il quale indica l’avvicinarsi della meta, che si raggiunge presso i ruderi della Cesana Rossi, a quota 633 metri, punto più alto del percorso. Una breve discesa conduce infine all’incrocio con il sentiero 137 che sale da Fossombrone, dove il percorso termina, a pochi metri dal ristoro “La Baita”.