Sentiero CAI n. 89
Numero: |
89
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Quota partenza: | 570 metri |
Quota arrivo: | 570 metri |
Quota massima: | 870 metri |
Dislivello: | 300 metri |
Nuova numerazione CAI: |
385A
385B
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Lunghezza: | 5,2 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo andata: | 1,45-2,15 ore. |
Tempo ritorno: | 1,45-2,15 ore. |
Il sentiero 89 del comprensorio dell’Alpe della Luna è un bell’itinerario, con alcuni scorci panoramici di rilievo, che collega Lamoli con Parchiule, attraversando il bel crinale boscoso che funge da spartiacque tra le valli dei torrenti Meta ed Auro.
L’attacco del sentiero si trova sulla S.S. 73 bis di Bocca Trabaria, in località Ca’ di Bei, a poche centinaia di metri dal centro di Lamoli, ed è ben segnalato da una freccia indicante direzione e tempi di percorrenza. Il tratto iniziale è subito molto ripido, mentre si attraversa velocemente il piccolo abitato e si inizia quindi a salire su ampia traccia sterrata all’interno del bosco, dove dopo pochi minuti le pendenze si attenuano permettendo di riprendere fiato.
In breve si giunge sull’ampio prato che circonda Casa Val di Scrofa, oltrepassata la quale si ricomincia a salire in maniera decisa immergendosi nuovamente nel bosco e guadagnando rapidamente circa 100 metri di dislivello.
L’incontro con un piccolo casolare disabitato, posto sulla destra del sentiero, precede di poche decine di metri l’arrivo sul crinale, dove si incrocia il sentiero 85 al centro di una radura (il bivio è contrassegnato da un palo con piccole frecce direzionali, un segno molto datato ma assai prezioso per individuare la traccia corretta), e si prosegue svoltando a sinistra in un tratto comune con l’85.
Si procede quindi in leggera salita lungo il crinale, con il sentiero che rimane ampio e comodo, fino a raggiungere il Poggio della Biforca, dove si svolta a destra immergendosi nel bosco in leggera discesa, mentre l’85 continua a salire alla volta dell’ancora lontana catena principale dell’Alpe della Luna.
Superato un breve tratto all’interno del bosco l’ambiente muta radicalmente di aspetto, aprendosi su di una caratteristica cresta, abbastanza scoscesa dal lato sinistro, dalla quale si può ammirare uno splendido panorama su tutta la vallata sottostante, con sullo sfondo le vette principali dell’Alpe della Luna, ovvero il Monte Maggiore ed il Monte dei Frati, divisi dall’aspro profilo della Ripa della Luna.
La discesa è piuttosto complicata ed occorre fare attenzione, in quanto il terreno è piuttosto impervio e presenta una pendenza notevole, sebbene il fondo sia meno sdrucciolevole di quanto non appaia, essendovi una presenza di solide rocce ad inframmezzare le classiche argille presenti in questa zona.
Terminato il lungo tratto aperto si entra nuovamente nel bosco, ma anche qui il fondo continua ad essere molto ripido e va mantenuta la massima attenzione per evitare di scivolare. Giunti sul fondovalle si incontra il bel complesso rurale di Ranco Fabbro, un piccolo borgo ristrutturato nel 2009 ma già purtroppo lasciato nuovamente in stato di abbandono, e quindi si raggiunge la comoda strada asfaltata che conduce a Parchiule.
Si percorre circa un chilometro in leggera e comodissima discesa, prima di raggiungere l’incrocio con la strada che proviene da Ville (che coincide con il sentiero 90), dove il percorso termina, a poche decine di metri dalle prime case di Parchiule.