Sentiero CAI n. 123
Numero: |
123
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Quota partenza: | 722 metri |
Quota arrivo: | 1019 metri |
Quota massima: | 1019 metri |
Dislivello: | 300 metri |
Lunghezza: | 3,8 km. |
Difficoltà: | T |
Tempo salita: | 1,30-1,45 ore. |
Tempo discesa: | 1,00-1,15 ore. |
Il sentiero 123 del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello è una facile via, di difficoltà turistica, che collega la località Pian dei Prati con il sentiero 17, attraversando una bella zona panoramica situata a cavallo tra le Marche e la Toscana.
La partenza si trova sulla strada provinciale 112 che conduce da Carpegna a San Sisto, in prossimità di un incrocio sulla destra dove è posta una freccia direzionale con il numero del sentiero oltre alle indicazioni per il vicino campeggio.
Il primo tratto è una comoda strada asfaltata, che sale con pendenze lievi oltrepassando alcune abitazioni e giungendo in breve al Camping Pian dei Prati, di fronte al quale è posto il Parco Faunistico, area protetta che permette, mediante visite guidate, di approfondire la conoscenza della fauna locale, sia quella domestica che quella selvatica.
Superato il campeggio la strada asfaltata viene sostituita da una sterrata a servizio del vicino Poligono Militare (per l’attraversamento di questa zona occorre sincerarsi che non vi siano esercitazioni in atto, in concomitanza con tali eventi l’accesso è interdetto), che sale all’interno del bosco con pendenze ora leggermente più marcate, sbucando infine sui prati, con l’ambiente che si apre d’improvviso, lasciando la possibilità di ammirare l’imponente sagoma del Sasso Simone che oscura parzialmente quella del Simoncello.
Il percorso prosegue lungo la carrareccia, che si segue facendo attenzione a non imboccare una delle numerose stradine laterali (in questo tratto purtroppo la segnatura è carente), fino all’incrocio con il 116 (bivio contrassegnato da un segno piuttosto datato) che scende sulla sinistra diretto a Frontino.
Oltrepassato l’incrocio si giunge in vista della Torre del Peschio, una formazione rocciosa (sulla sinistra del tracciato, circondata da alberi a basso fusto) che segna il confine con la regione Toscana, e si inizia a salire per l’ultimo strappo, leggermente più duro del resto del sentiero (pendenze comunque non proibitive su comodo fondo sterrato).
Superata una fonte (secca) che si trova sulla destra, si sale ancora per poche centinaia di metri, prima di incrociare, in località Perlini, il sentiero 17, punto d’arrivo del percorso.