Sentiero CAI n. 90
Comprensorio: | Alpe della Luna |
Località partenza: | Mercatello sul Metauro |
Località arrivo: | Sbocco di Bucine |
Traccia GPS: |
Numero: |
90
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Quota partenza: | 401 metri |
Quota arrivo: | 1222 metri |
Quota massima: | 1222 metri |
Dislivello: | 1500 metri |
Nuova numerazione CAI: |
390
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Lunghezza: | 24,5 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo andata: | 9,30-10,30 ore. |
Tempo ritorno: | 8,00-9,00 ore. |
Il sentiero 90 del comprensiorio dell’Alpe della Luna è un itinerario molto lungo, di quasi 25 chilometri, che collega Mercatello sul Metauro alla dorsale principale della catena montuosa, attraversando dapprima le zone rurali a monte del borgo, quindi una nutrita serie di crinali secondari che conducono alla frazione di Parchiule, da dove inizia l’ultima salita verso l’Alpe.
L’attacco del sentiero si trova a poca distanza dal centro storico di Mercatello, subito al di là dell’antico ponte che attraversa il fiume Metauro, ed è contrassegnato da un palo con frecce direzionali di recente installazione.
Si inizia salendo tra le case su strada asfaltata, che viene quasi subito abbandonata per imboccare una sbrecciata che si seguirà per lungo tempo, intervallata da diversi “tagli” su sentiero che permettono di guadagnare quota più rapidamente (qui le pendenze sono piuttosto dure) e raggiungere il primo crinale, a 800 metri di altitudine.
Giunti in quota si supera un primo bivio, con il sentiero 90a che scende a Sant’Angelo in Vado, svoltando a sinistra per proseguire lungo la lunga cresta boscosa, iniziando una interminabile sequenza di saliscendi intervallati da alcune aperture panoramiche, a volte sulla sinistra sulla valle del Metauro ed a volte sulla destra sul Carpegna e sui sassi Simone e Simoncello, che si stagliano nettamente sullo sfondo.
Nei pressi del rilievo denominato Monte Cossante si incrocia il sentiero 91, che scende a sinistra verso Castello della Pieve, quindi si continua su traccia molto ampia fino a raggiungere una zona disboscata, dove si trova un nuovo incrocio, questa volta con il sentiero 87 che conduce a Borgo Pace.
Da questo punto il tracciato inizia rapidamente a perdere quota, raggiungendo rapidamente il Passo della Spugna, dove si attraversa la strada asfaltata che collega Borgo Pace con Sestino, quindi si ricomincia subito a salire sempre seguendo il crinale, con pendenze non impegnative ma costanti che permettono in poco più di 1 ora di raggiungere l’Oratorio della Colubraia, situato ai confini con la Toscana a 1.005 metri di quota (se lo si trova aperto si possono apprezzare al suo interno gli affreschi del pittore Bruno Radicioni).
Superato l’Oratorio si inizia a scendere sulla comoda strada sbrecciata che conduce a Figgiano, lasciandola in corrispondenza del primo tornante incontrato, per svoltare a destra sul sentiero (inizialmente ampio, poi via via più stretto mentre attraversa una zona boscosa) che permette di raggiungere in poco meno di un’ora il piccolo borgo medievale di Palazzo Mucci.
Raggiunto l’interno dell’abitato si percorre la strada principale per poche decine di metri, fino ad incontrare una piccola traccia che scende nel bosco sottostante, che permette di raggiungere in breve tempo la strada asfaltata che collega Borgo Pace a Parchiule; si svolta a destra sulla strada ed in poco meno di 1km di cammino si giunge in vista di quest’ultimo abitato.
Raggiunto il centro di Parchiule si svolta a sinistra, nei pressi di una fontanella, attraversando un ponticello sul torrente Auro e si continua su strada sbrecciata per alcune centinaia di metri, superando la chiesa "Santa Maria di Parchiule", subito dopo la quale si trova il bivio con il sentiero 89, diretto a Lamoli.
Il 90 prosegue invece a destra, sempre su sbrecciata, ora in leggera salita, verso la frazione di Villa, che si raggiunge in breve incontrando un nuovo bivio, con il 90bis, da oltrepassare tenendo la sinistra lungo la strada che costeggia il sottostante Rio della Villa, il cui corso verrà seguito per lungo tempo.
La strada prosegue lambendo il corso d'acqua ed oltrepassando dapprima le ultime abitazioni del paese, quindi un attrezzato campo Scout, infine un primo guado sul torrente, passaggio comunque piuttosto tranquillo e privo di particolari insidie.
Oltrepassato il guado si abbandona, dopo poco tempo, la carrareccia per svoltare a destra su sentierino che continua a risalire parallelo al fiumiciattolo, entrando nel bosco e superando un secondo guado (su cui fare un po' più di attenzione), per poi iniziare a salire costeggiando il rudere di Casa Sarza ed infine sbucare sui prati, dove ci si innesta su una nuova pista sbrecciata, che conduce al soprastante crinale con pendenze piuttosto decise.
Si percorrono rapidamente circa 300 metri di dislivello, con il sentiero che segue quasi sempre la pista salvo abbandonarla per alcuni tagli che permettono di risparmiare strada in corrispondenza di un paio di tornanti, fino a raggiungere il Poggio dell’Appione, dove si incrocia nuovamente il sentiero 90bis che proviene da destra.
Svoltando a sinistra si percorrono le ultime centinaia di metri del sentiero, che supera un capanno di cacciatori e termina il suo lungo percorso incrociando il crinale principale dell’Alpe della Luna, nel valico denominato “Sbocco di Bucine”.
Da qui si può proseguire lungo il sentiero 00, svoltando a destra verso le principali vette della catena montuosa (Monte Maggiore e Monte dei Frati), oppure svoltando a sinistra verso il valico di Bocca Trabaria.