• Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 1 (Furlo)
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 2
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 3
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 4
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 5
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 6 (Roncomaia)
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 7
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 8 (Rifugio La Pradella)
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 9
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 10
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 11 (Case S. Ubaldo)
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 12
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 13
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 14
  • Gola del Furlo Sentiero 450 - immagine 15 (Monte Paganuccio)

Sentiero CAI n. 450

Comprensorio: Gola del Furlo
Località partenza: Furlo
Località arrivo: Monte Paganuccio
Traccia GPS:
Numero:
450
Quota partenza: 190 metri
Quota arrivo: 974 metri
Quota massima: 974 metri
Dislivello: 790 metri
Vecchia numerazione:
154
 
153
Lunghezza: 6,2 km.
Difficoltà: E
Tempo salita: 2,30-2,45 ore.
Tempo discesa: 2,00-2,15 ore.

 

Il sentiero 450 della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo ha inizio nell’abitato di Furlo, nei pressi del ristorante “La Ginestra”, ed è ben segnalato da una freccia direzionale con i tempi di percorrenza. Si supera il ponte sul Candigliano e si raggiunge in breve la strada asfaltata che conduce a Tarugo, da seguire per circa un km prima di svoltare a sinistra (il bivio non è evidente ma la segnatura rifatta di recente consente di individuarlo senza troppi problemi) su un sentierino che si inoltra nel bosco.

Dopo pochi metri si affronta il guado di un piccolo corso d’acqua (è stato posizionato un rudimentale ponticello non troppo sicuro, è utilizzabile ma con cautela), superato il quale inizia un tratto di difficile salita con pendenze impegnative (circa 250 metri di dislivello in un km circa) che permette di raggiungere i ruderi di casa Roncomaia, dove si imbocca una comoda stradina pianeggiante che permette di recuperare un po’ delle energie spese nell’ascesa.

Si tratta, tuttavia, di una breve pausa in quanto dopo circa 200 metri si svolta nuovamente a sinistra su sentiero ancora impegnativo, fino a raggiungere il rifugio forestale “La Pradella”, al centro di un'area attrezzata con tavoli e panchine. Da qui si segue, verso sinistra, la strada sbrecciata che sale verso il Paganuccio (a destra, invece, inizia il sentiero 450A che conduce alla "Pianaccia"), da abbandonarsi dopo circa 500 metri nei pressi di una sbarra, dalla quale si prende a seguire un tratto di comodo sentiero che conduce, attraversando una bella valle, al piccolo agglomerato (disabitato) di Case S. Ubaldo, punto d'incontro di diverse strade forestali provenienti dalle pendici della montagna.

Occorre fare attenzione ad imboccare la strada corretta, che è quella che prosegue in direzione sud-est verso il bosco che ammanta la vetta, da percorrersi per alcune centinaia di metri fino ad un nuovo bivio, dove si svolta verso destra sempre su sbrecciata. Dopo pochi minuti di cammino si incontra una debole traccia che si inoltra nel bosco, sulla sinistra. Anche in questo punto occorre fare molta attenzione perché, inspiegabilmente, nella parte finale del sentiero non è stata rifatta la segnatura, come è invece in tutto il resto del percorso, ed è molto semplice perdere l'orientamento....
Il sentiero prende a salire in maniera decisa all'interno del bosco, svolta in direzione sud-est e quindi esce sui prati sommitali, dove alcuni paletti con segnatura CAI indicano la via per la vetta (dove giungono anche i sentieri 451 e 452), che è comunque facilmente individuabile.